A boy from the Modern school of Pune sitting on the ground is cutting images of sculptures from all over the world out of a series of books. Later he abandons them on the floor already covered with scraps. Settled within one of the classroom of the school, this performance results in hundreds of images invading a transit space, where the incessant passage of visitors constantly modifies the position of the scraps, bringing to life a huge visual assemblage in continuous evolution, as if it was a contemporary archeological site. The cropping gesture rebuilds a memory mixing and blending places, times and different cultures.
Un ragazzo della Modern school di Pune seduto a terra è impegnato nell’atto di ritagliare sculture da una serie di libri d’arte da tutto il mondo, per poi abbandonarle via via sul pavimento già invaso di ritagli. Ambientata all’interno di un’aula della scuola, l’azione produce come risultato l’invasione di un luogo di grande transito da parte di centinaia di immagini, dove l’incessante passaggio dei visitatori modifica costantemente la posizione dei ritagli, dando vita a un enorme assemblaggio visivo in continua evoluzione, come fosse un sito archeologico con- temporaneo. Il gesto del ritagliare ricostruisce una memoria dove si mescolano e si fondono insieme luoghi, tempi e culture diverse.